20/12/2004

 

Acquisti via internet

 

 

È sempre più comune l’acquisto di prodotti via internet o comunque per posta da parte dei consumatori. Il grave è che spesso non si hanno le idee chiare e si sentono dire cose decisamente errate. A mio avviso è bene stare attenti a quanto si fa e, sopra a tutto, attenti a dove si compra.

 

 

Acquisti in Italia

 

Sicurezza

La rapidità nella diffusione di notizie su internet è tale che nessun negoziante ha interesse a fregare nessuno. Lo si verrebbe a sapere subito e i forum pullulano di gente che non aspetta altro che di parlare male di qualcuno o di qualcosa. Ritengo la sicurezza pressoché totale, salvo casi davvero disgraziati.

 

Tasse & dazi

È ovvio che tasse e dazi non esistono all’interno del territorio nazionale.

 

Spese di spedizione

Le spese di spedizione vanno dai pochi euro per un libro a qualche decina per materiali più ingombranti. Di regola lo sconto praticato sugli articoli è tale da assorbire ampiamente la spesa. Nessun problema quindi.

 

Diritti e garanzie

Sono quelli che ci si aspetta da un negoziante con, in aggiunta, il diritto di recesso. Sono 4 in particolare.

 

  1. Il diritto di recesso. Si applica a tutti gli acquisti fatti fuori dai canali ordinari, negozi, e si può esercitare entro sette giorni dall’acquisto steso. Prevede la restituzione dei soldi pagati in cambio della merce avuta. Attenzione perché le spese di spedizione sono a nostro carico: potrebbe, per oggetti di basso costo non valerne la pena.

 

  1. Sostituzione della merce. Vale anche per i negozi e si deve richiedere entro 7 giorni dall’acquisto. Si attua nel caso la merce non sia funzionante o non risponda a quanto dichiarato dal produttore. Di regola i grandi negozi non hanno problemi ad applicare questo criterio. Nel caso non sia possibile la sostituzione della merce con un’altra equivalente la regola sarebbe quella di restituire il danaro.

 

  1. Garanzia. Deve essere, per legge di due anni, tempo entro il quale il venditore deve farsi garante del buon funzionamento dell’oggetto venduto. In caso di avarie questi deve farsi carico delle spese di riparazione o, comunque, di ripristino dell’oggetto allo stato nel quale era stato venduto. Si noti che il responsabile è il venditore, quindi il negozio, e non il produttore: cosa fondamentale.

 

  1. Assistenza. Per legge in alcuni casi, e per consuetudine in altri, chi vende qualcosa è tenuto a fornire un supporto tecnico anche a garanzia scaduta. Ad esempio per le automobili i produttori devono tenere pezzi di ricambio a sufficienza per almeno 10 anni dalla vendita di un certo modello. La stessa cosa si applica, magari in termini e tempi  diversi, ad ogni altro prodotto. Negozianti e importatori hanno tutto l’interesse a mantenere buoni rapporti con i clienti ed a fornire quindi tutta quella assistenza che serva entro un ragionevole periodo di tempo.

 

 

 

Acquisti in UE di prodotti UE

 

Sicurezza

Vale quanto detto sopra con la differenza che è più difficile controllare. La cautela è d’obbligo quindi, ed è bene rivolgersi solo a grandi centri famosi oppure comprare solo oggetti di basso valore.

 

Tasse & dazi

Di regola non esistono dazi tra i paesi UE ma differenze di tassazione. Per norma il negoziante, se corretto, toglie la tassa locale e applica l’IVA italiana. Una differenza che può essere nell’ordine del +/- 5% massimo. Non dovrebbero esserci altri problemi.

 

Spese di spedizione

Possono essere forti. Di regola si va da pochi euro per una busta a 50€ per pacchi importanti. Tutto dipende dal tipo di spedizione ma faccio conto che la maggioranza voglia usare un corriere o una spedizione comunque celere. Tenerne conto nel valutare i prezzi.

 

Diritti e garanzie

 

A rigore non dovrebbero esserci differenze tra gli acquisti in patria e quelli in UE. In pratica occorre tenere conto di quale tipo di prodotto acquistiamo.

Se si tratta di un prodotto UE va bene. Dovremo forse perdere del tempo ma alla fine, come cittadini dell’Europa ci dovrebbero soddisfare anche rivolgendosi qui in Italia. Non sperate comunque che l’importatore locale vi tratti come se foste un suo vero cliente. Alla fine però le cose si risolvono.

Se si tratta di un prodotto di origine extra- UE allora le cose si complicano. In questo caso non valgono le regole comunitarie ma quelle di accordo tra gli importatori e la casa madre. Se comprate una macchina fotografica giapponese in Germania non è detto che l’importatore italiano ve la ripari e, meno che meno, applichi la garanzia. In questo caso vale, come detto il contratto che il produttore ha con l’importatore. Alla fine comunque, magari rispedendo il prodotto al negozio di origine, quindi un altro paese UE il problema dovrebbe essere risolto.

 

Si noti che alcuni, per altro pochi, prodotti hanno una garanzia world wide. In questo caso avete il diritto di esercitare i vostri diritti ovunque quel produttore sia rappresentato. Non ci contate troppo di incontrare prodotti di questo tipo.

 

Acquisti  fuori UE

 

Sicurezza

Fatta eccezione per qualche notissimo centro di vendite internet in USA non saprei cosa dire. Fidarsi è bello ma non fidarsi è meglio.

 

Tasse & dazi

 

In questo caso è impossibile stabilire a priori il livello delle tasse e dei dazi. Prendendo a riferimento il mercato USA, quello in cui più spesso, grazie ad Internet, si va a pescare possiamo dire quanto segue.

 

I furbetti

Sono quelli che tentano di frodare la dogana. I forum sono pieni di queste persone. Il problema, a parte l’aspetto etico, è che occorre un’assicurazione. Nessuno infatti comprerebbe mai un oggetto, magari del valore di migliaia di dollari, o euro, senza assicurare la spedizione. Oltre a tutto i pacchi non assicurati sono anche quelli di più facile preda di ladri,  malintenzionati e smarrimenti. Se si fa l’assicurazione però si dichiara nei documenti di spedizione il valore e la piccola frode cade miserevolmente. Allora i casi sono due. O si è stupidi e si rischia di perdere tutto quanto si è pagato solo per fregare lo stato o si è onesti. Notare che anche nel caso si tenti la frode si corrono due rischi e non uno. A parte il primo, la mancata assicurazione, si può sempre essere soggetti ad un controllo. In quel caso oltre a pagare tasse e multe si può rischiare un procedimento giudiziario e, con buona facilità, si perde ciò che si è acquistato in quanto viene sequestrato. Io ci penserei!

 

Gli onesti

Chi vuole essere onesto deve pagare il dazio e l’IVA. Il primo oscilla, dipende dai paesi, tra un 10 e un 30%. Diciamo una media del 15% per quanto ne so. Inoltre, se si compra in USA, dobbiamo aspettarci una bella differenza di tassazione. Mentre infatti lì le tasse vanno dal 4 al, massimo, 8% in Italia l’IVA è assai più alta. Anche scalando le prime la somma dei due valori dà un totale di almeno il 30%. Una cifra di cui tenere conto nelle nostre valutazioni.

 

Spese di spedizione

 

Qui sono dolori. Le spedizioni overseas costano, e costano care. Si và dai dieci o venti euro per piccoli oggetti fino alle centinaia per pacchi importanti. Sia chiaro. Se scegliamo la spedizione ordinaria via nave i prezzi sono più bassi ma, quanti sono disposti ad aspettare mesi e mesi?

 

Diritti e garanzie

 

E qui arrivano i problemi. In questo specifico caso non valgono più le norme europee ma solo quelle internazionali. 

Spesso i venditori specificano nel contratto di acquisto cose come queste.

 

No returns are accepted…

 

Manufacturers warranties may be void,in some cases, once the product leaves the United States

 

 

É ovvio che in questi casi le speranze di far valere ogni qualunque diritto sono ridotte al lumicino. L’unica speranza sarebbe una causa legale. Ora, se avete comprato un transatlantico o un Boeing 777 può valere la pena. Ma se era un binocolo, una fotocamera, o un personal computer? Dubito che convenga, dubito assai!

Oltre a tutto, anche ammesso che il venditore sia un’anima candida che vi vuole aiutare le spese di spedizione sono sempre, e comunque, a vostro carico. Ve lo immaginate cosa costerebbe una riparazione a 5000 chilometri di distanza?

 

A questo proposito qualcuno potrebbe pensare: ma tanto quel prodotto lo vendono anche qui. Errore. A parte il fatto che perfino chi compra qui certi prodotti specie orientali corre dei rischi, nel caso di prodotti stranieri comprati in paesi stranieri non è detto che si possa arrivare ad una riparazione neanche pagando.

 

Non è lontana nel tempo la polemica dei produttori di auto che si rifiutavano di prestare assistenza alle macchine non importate regolarmente. Parlo di assistenza, non di garanzia. Ovvio che il rischio è tale che, per oggetti di un certo valore il gioco non vale proprio la candela.

 

 

 

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