Modificato
22/06/2011
Twister
Acquistato il mio primo Twister semi-pro, nel senso che solo il
modello lo era e non il telecomando, lo ho usato circa 15 giorni.
Dopo aver perso un paio di elichette di
coda ero quasi soddisfatto quando mia figlia, pur guidandolo bene visto che ha
21 anni, lo ha visto schiantarsi in un
angolo del salotto senza nessun motivo. Il danno era grave, rottura del
basamento eliche inferiori, strano dovrebbero cedere le eliche mi dissi non il
supporto. Indagando ho scoperto che era “partita” una spina della flybar e questa era mezza a ciondoloni.
Incontrollabile in volo e quindi rotto.
Non volendo rimanere senza il giocattolo acquisto da un negozio
più serio un altro micro Twister pro e diversi ricambi ben visibili a
sinistra nella foto per un totale di oltre 150€ tra prima e dopo.
Il secondo micro Twister è stato uno spettacolo: una sola
ricarica e dopo 5 minuti, 300 secondi, è carambolato
nell’aria e caduto a terra. Dato che lo faccio sul grande tappeto del salotto
nessun danno all’elicottero ma amara sorpresa: partite entrambe le spine della flybar.
Entrambe!
Avendone ricomprate diverse di ricambio le rimonto e le blocco,
stando attento a non ostacolare la flybar stessa, con
silicone. Una goccia bianca che si vedesse bene. Non volava più se non in
spirale. Tolto il silicone, cambiata del tutto la flybar
tagliandola ( non è smontabile meccanicamente si
autodistrugge solo in volo) e mettendo
un ennesimo pezzo nuovo nulla. Vola in maniera spiroidale ed è inutilizzabile.
Qui sotto il livello delle plastiche utilizzate per il perno di
tenuta: ho iniziato ad ammirare i tappi di bottiglia della minerale. Tutt’altra
classe di materiale e lavorazione L…..
Tento di riparare il vecchio ma qui accade il dramma: i pezzi di
ricambio non ci vanno e occorrerebbe una pressa per inserire la base rotante
inferiore senza distruggere assi e “corpicino” del giocattolo. Ci provo ma devo
montare tutto come si vede: impresa titanica.
Senza successo.
Tento quindi di riforare a misura i pezzi (li chiamano di ricambio
!?) e di incollarli all’asse senza molta speranza.
E speranza vana era, gira a vuoto anche dopo il cianacrilato, e quindi è da buttare.
Qui sotto il cimitero dei micro Twister, pronti per il secchio
della spazzatura.
Tempo totale di volo per i due mezzi circa 30 minuti….
Fatti i conti sono 300€ per ora volata:
circa quanto un elicottero vero tipo Robin a noleggio, magari con pilota….. L
Si noti che un oggetto di 20 centimetri ha almeno due o tre viti
diverse (di pochi millimetri) per lunghezza: nei ricambi invece il tipo è
unico. (!?)
Incomprensibile visto l’oggetto: che bisogno ci fosse non l’ho
capito.
Due parole di conclusione
La qualità del prodotto, in senso produttivo, è evidente a tutti
ma quello che è clamoroso è la qualità del progetto. Le parti smontabili dovrebbero
essere tali. Se i rotori fossero su sede conica con due ghiere di plastica
(0.1€ la modifica) sarebbe smontabile. Se la plastica fosse almeno quella dei
tappi di bottiglia della minerale durerebbe un po’ di più (altri 0.2€ ?).
Così no, va buttato.
Se invece della marea di vitine ( inutili e difficili da rimontare
senza pinzette lupetta e cacciaviti Dumont) usate
persino per la capottina con il rischio di forare la
pericolosa batteria LiPo che è a pochi millimetri, si
fosse speso per una manutenibilità forse le cose andavano meglio.
Oltre a tutto i perni delle flybar,
cilindretti micidiali in acciaio, sparati dal rotore ad alta velocità e con
tanta facilità (3 di seguito in pochi voli),
possono mettere davvero in pericolo gli occhi di qualcuno tanto che sto pensando a
fare passi successivi a questa semplice nota.
E’ inaccettabile un rischio simile per un giocattolo, perché tale
è e altro non può essere, ed è inutile quindi scrivere sulla scatola che non lo
è.
In genere i modelli d’ingresso servono a fidelizzare il cliente e
renderlo propenso al passaggio al modello superiore.
Visto questo dubito assai che qualcuno dopo simili esperienze
compri qualcos’altro dalla Twister.
Indubbiamente una bella pubblicità, non fosse altro che per il
settore intero che non credo navighi nell’oro come tutta la nostra economia.
Mi sembrano politiche suicide ma come suole dirsi ognuno può
scegliere l’albero a cui impiccarsi.
Aggiornamento
Ho
capito perché non volava….
La foto qui sotto mostra il N2, l’ultimo con 5 minuti di vita, in volo sul tappeto.
Quasi stabile dopo due giorni di lavoro di bilanciamento, occorre equilibrare
bene le viti nella testa d’albero: erano quelle.
Di due ne ho fatto uno: certo che è un’emozione forte vederlo (ri)volare.
Certo l’altro irreparabile lascia l’amaro in bocca.
Ho già comprato un Blade mSR:
roba americana e non cineseria da cantina.
Vi saprò dire.
Di
certo addio Twister.