La pulizia dei bossoli

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Teoricamente il lavaggio dei bossoli non serve a nulla. È possibile ricaricare un bossolo, sparato in una stanza pulita, parecchie volte senza problemi anche non lavandolo: l’unico sporco che si crea, nella camera di scoppio, viene asportato dal colpo successivo e il bossolo non dura abbastanza, meccanicamente, da arrivare ad avere una camera troppo incrostata. Questo in teoria. In pratica i bossoli cadono a terra, vengono maneggiati, graffiati dalla soletta, dal carrello e dall’estrattore. Alla fine, dopo qualche ciclo di sparo, sono sudici, ruvidi e di aspetto poco piacevole: occorre fare qualcosa per farli tornare allo splendore iniziale.

Oltre a tutto nei graffi e nella superficie ossidata dell’ottone si annida uno sporco, polvere, deleterio sia ai dies della macchina da ricarica che, sopra a tutto, alle armi, che possono essere danneggiate dallo strofinio del sudicio con le loro parti interne. Provate ad usare bossoli sporchi e vi accorgerete quanto sia più difficile già solo metterli nel caricatore: non scorrono se non facendo molto più sforzo di quanto occorre con quelli puliti o meglio nuovi.

Di metodi di pulizia ce ne sono molti: vedete un po’ voi.

 

 

Acidi decapanti

A prima vista può sembrare uno scherzo di burloni. In effetti ho trovato da diverse parti consigli su come lavare i bossoli con acidi o, peggio, miscele di acidi. Questo deriva dall’uso che orafi e argentieri fanno di questi prodotti per decapare i metalli nobili. A parte la follia di maneggiare una pentola di acido nitrico riscaldato, meglio buttare una cicca accesa nella latta della polvere!, il risultato che otterremo potrebbe essere disastroso. Non potendo infatti termostatare con un macchinario apposito, come fanno gli orefici, la miscela, ci dovremo accontentare di quel che viene. O non si pulisce nulla o si danneggia i bossoli. Gli acidi infatti lavorano per disgregazione della superficie: vi lascio immaginare che fine faranno i vostri pregiati bossoli a bottiglia, dal collo finissimo, dopo un paio di questi bagni. Non parliamo poi dello smaltimento degli acidi usati: non penserete mica di buttare qualche decina di litri di acido nitrico nel WC o nel lavandino vero? Sono previsti 3 anni di galera e qualche decina di migliaia di euro di multa a chi fa di queste cose: e con ragione. Più che un metodo di pulizia mi sembra una scemenza.

 

Acidi leggeri

L’acido acetico, reperibile nei negozi di fotografia come bagno fissante, è un ottimo pulitore dell’ottone. Peccato che, oltre a danneggiarlo a lungo andare, lo fa diventare, in pochi giorni, nero come la pece. Non lo ripulirete più. Mi sembra un altro metodo tanto inutile quanto stupido.

 

Detersivi e olio di gomito

È possibile lavare i bossoli con detersivi da piatti o pavimenti, qualcuno consiglia quelli con ossigeno attivo all’interno, con buoni risultati. Il problema è che il lavaggio, vedi foto, richiede molto tempo, un pomeriggio per 500 o 600 bossoli, e l’uso del forno di cucina per l’asciugatura. Non pensate di lasciarli asciugare all’aria perché, anche dopo una settimana, lo strato interno di sudicio rimane umido e carichereste dei colpi fiacchi e fumosi. Se poi i bossoli non sono stati decapsulati prima del lavaggio, il forno è indispensabile in quanto l’acqua nel focone non si asciuga mai.

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Non dite che sono uno schiavista perché
mia figlia si é offerta volontaria!

Rimane il fatto che la superficie del bossolo, anche dopo il lavaggio apparirà opaca e non lucida come sarebbe invece bello. Pensare di passarli uno ad uno con il "sidol" mi sembra una cretinata per chi non ha proprio nulla da fare in vita sua. Comunque, anche senza sidol, vengono puliti, lo ho fatto più volte, funziona e non costa quasi nulla: tempo a parte.

 

La lavatrice di casa

Dopo aver sentito dire da un amico che si poteva usare la lavabiancheria di casa per lavare i bossoli ho voluto provare, almeno una volta, a farlo. I bossoli devono essere chiusi in una busta di stoffa, il gambale di un vecchio paio di blue jeans è l’ideale, messi nel cestello con un paio di asciugamani di ‘contrappeso’ e del detersivo simile a quello per il lavaggio a mano visto sopra. Il risultato devo dire che è buono, salvo qualche ammaccatura di qualche bossolo, e la lucentezza dell’ottone discreta. Attenzione agli inneschi. Dopo il lavaggio io ho trovato metà dei bossoli decapsulati. Se per caso si aprisse la busta di contenimento preparatevi a smontare per intero la lavatrice per pulirla dai malefici frammenti, ammesso che non si sia già guastata la pompa dell’acqua. Inutile dire che dopo questo trattamento ho dovuto asciugare i bossoli in forno in quanto troppo umidi per essere utilizzati. In pratica il costo di una simile operazione, la lavatrice e il forno consumano molta corrente, è assolutamente non conveniente. Consideriamo che la ricarica si basa sulla convenienza nel farlo.

 

Il tumbler

È la malefica macchinetta a vibrazione che quasi tutti i ricaricatori hanno. Ha diversi difetti, a cominciare dal fatto che costa uno sproposito per quel che è, costa poco meno della metà di una lavatrice economica per biancheria. Una follia se si pensa che è un semplice motorino da 100W e una pentola di plastica. Ancora peggio la graniglia che serve per lavare i bossoli e che ormai naviga oltre gli 8 euro il chilo o se preferite in offerta 25 euro 6 libbre. È un furto, trattandosi di scarti della lavorazione del mais che non costano nulla all’origine ma tanto é. È possibile usare altri elementi pulenti come il riso, quello da cani ovviamente che è anche più ruvido, ma il risultato, ho provato, non è molto buono. Visto che in Italia nessuno lo produce occorre pagare gli yankee anche per gli scarti del mais!

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Un altro difetto è il rumore che provoca: se abitate in un monolocale all’ottavo piano lasciate perdere: vi espellono dal condominio dopo la prima pulizia. L’unica è, se lo avete, lasciarlo in garage con le porte ben  chiuse. Occorreranno almeno due o tre ore per ottenere un buon risultato. In effetti, bisogna riconoscerlo, vengono puliti che è una meraviglia.

 

La betoniera

Sta diffondendosi recentemente un tipo di pulitrice fatto a mo’ di betoniera, piccola ovviamente!, che pur essendo simile alle precedenti ed usando la stessa graniglia non fa nessun rumore o quasi grazie al sistema di rotazione e non di vibrazione. Peccato che l’unico modello che si trova in Italia costa 300-400 euro…… meglio buttare i bossoli, e ricomprarli, quando sono sporchi!

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